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Il Blog di Beppe Grillo
Ottobre 29, 2025
di J.Lo Zippe Amazon licenzia 30.000 persone. La multinazionale di Jeff Bezos punta a tagliare funzioni amministrative e operative, sostituendo molti ruoli con sistemi automatizzati e algoritmi predittivi. La macchina avanza e l’uomo arretra. Microsoft, Google, Intel e oltre 280 aziende tecnologiche hanno ridotto il personale nel 2025. Ogni nuovo algoritmo cancella un impiegato, ogni [...]
- Ottobre 19, 2025
Il Blog di Beppe Grillo
Viviamo in un’epoca in cui chiunque può dichiararsi esperto di qualcosa. Basta una telecamera, un microfono, un profilo social e qualche frase ben costruita per ottenere ascolto. Le piattaforme sono piene di persone che dispensano consigli su medicina, finanza, diritto, psicologia, alimentazione o crescita personale. L’effetto è una valanga di informazioni difficili da distinguere, dove la competenza autentica si confonde con la capacità di vendere sé stessi. Il fenomeno dei “fuffaguru” è ormai globale, nel mondo dei social si sono moltiplicati profili che promettono risultati facili e soluzioni immediate; il pubblico vede contenuti curati, parole persuasive, testimonianze che sembrano autentiche e si crea così un’economia dell’illusione che vale miliardi di euro e che si regge sulla fiducia di chi crede di poter cambiare [...]
- Ottobre 16, 2025
Il Blog di Beppe Grillo
Ogni anno migliaia di navi mercantili attraversano i mari trasportando decine di miliardi di tonnellate di merci. Si stima che nel mondo vengano movimentati circa 226 milioni di container l’anno, con oltre 5.600 navi portacontainer operative e più di 1,7 miliardi di tonnellate di merci trasportate via container. Questo sistema di scambi globali ha un costo ambientale enorme. Il trasporto marittimo è responsabile di circa il 3 % delle emissioni globali di gas serra, con una tendenza in crescita del 5 % nel 2022 rispetto all’anno precedente. È una quota superiore a quella dell’aviazione civile e paragonabile alle emissioni complessive di un grande Paese industrializzato. Per ridurre l’impatto climatico del settore servono soluzioni che non si limitino a migliorare l’efficienza dei motori o [...]

Dove passano le bici nasce un’altra città

Osservare una strada piena di biciclette [...]

Teleriscaldamento a Zurigo con l’acqua del lago

Immaginate città intere che respirano grazie [...]

COSEPREZIOSE

- Settembre 19, 2025
Il Blog di Beppe Grillo
di Beppe Grillo Forse ci siamo sempre illusi di vivere su un’isola solida, un approdo sicuro, con la spiaggia bianca, il fuoco acceso, la cena che bolle in pentola e la sensazione che nulla potesse crollare sotto i nostri piedi. Poi però il terreno ha iniziato a tremare, perché non era terraferma. Era il dorso di un pesce gigante, e quando quel pesce ha sentito il calore, ha fatto quello che fanno i pesci, si è inabissato. E noi, tutti giù in mare. Questa non è una storiella, è la nostra storia, quella di oggi. Ernst Bloch, nel "Principio Speranza" lo raccontava come metafora. Sinbad che naufraga, perde tutto, rischia di annegare ma si aggrappa a un legno e sopravvive. Così noi, credevamo di avere una società solida e invece era un dorso scivoloso. Pensavamo di avere lavoro, diritti, pace, progresso. Tutta una illusione. Abbiamo acceso troppi fuochi sulla pelle viva del pianeta e ora il pianeta si ribella. Oltre 40 guerre in corso, 90.000 morti a Gaza, 700 milioni di esseri umani in povertà estrema, mentre 5 persone hanno raddoppiato la loro ricchezza in 2 anni. È un pianeta diviso in due, da una parte chi non ha più nulla, dall’altra chi ha tutto e ancora pretende di più. Questo è il capitalismo, la sua vera faccia; un mostro che divora mari, foreste, corpi e anime. La crisi è totale, climatica, sociale, politica, economica, cosmica. Il dorso del pesce non lo possiamo rattoppare con le toppe dei vecchi partiti, con le menzogne delle lobby, con i talk show in prima serata, con i fuffaguru. Non serve un’illusione in più, serve una nuova riva. E qui entra in gioco il “non ancora” di Bloch. Il non ancora è la convinzione che nell’essere umano, nella società e perfino nella natura ci sia sempre qualcosa che non è compiuto, che preme per emergere, che tende al futuro. È guardare il presente con i suoi disastri, le guerre, le disuguaglianze, e nello stesso tempo vedere i germi di qualcosa che può nascere. Mi sento l'unico postumo vivente al mondo. Più di 25 anni fa parlavo di transizione ecologica, nei miei spettacoli facevo vedere [...]

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" “Noi perdiamo tre quarti di noi stessi per essere come le altre persone."